Codifica | Percorso di Consulenza | Ore |
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P4.13.1 | Consulenza finalizzata ad orientare l’imprenditore alla conversione al biologico | 30 |
Codifica | Percorso di Consulenza | Ore |
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P4.13.1 | Consulenza finalizzata ad orientare l’imprenditore alla conversione al biologico | 30 |
Il metodo di produzione biologico interessa in Veneto 24.000 ettari (Fonte regionale – Statistiche Flash luglio 2018) e il PSR valorizza il contributo dato da questo metodo alla riduzione degli input e al raggiungimento degli obiettivi della Priorità 4, favorendo con la Misura 11 e la Misura 3 l’entrata dei produttori in tale sistema di qualità. Inoltre, con la Misura 1 sono supportate specifiche azioni di formazione. Conoscere con precisione la redditività dell’attività svolta diventa per l’imprenditore agricolo un aspetto sempre più strategico, per poter effettuare scelte consapevoli di sviluppo delle attività aziendali. Peraltro, l’attuale sfida della sostenibilità sembra richiedere un ulteriore sforzo agli imprenditori agricoli: risulta, infatti, di fondamentale importanza poter analizzare dal punto di vista economico e tecnico gli aspetti cruciali dei processi produttivi monitorando l’andamento dell’attività d’impresa, in tutti i suoi profili e aree di gestione, al fine di verificare la percorribilità di metodi di produzione più sostenibili.
Tra questi, l’agricoltura biologica è caratterizzata dall’utilizzo prevalente di risorse rinnovabili nell’ambito di sistemi agricoli organizzati a livello locale che favorisce il mantenimento e il potenziamento della fertilità del suolo, contribuendo a prevenire l’erosione. Inoltre, prevede l’uso di tecniche di produzione rispettose dei fattori naturali e in grado di incrementare la biodiversità propria degli ecosistemi agrari. L’attività di consulenza si caratterizza come accompagnamento dell’impresa nella valutazione dei fattori in grado di condizionare l’entrata in tale sistema di produzione e nell’effettuazione della conseguente analisi dei fabbisogni specifici.
accrescere l’utilizzo di strumenti di analisi delle performance dell’impresa;
fornire informazioni per ottimizzare i fattori della produzione;
dare indicazioni al fine di diversificare le produzioni aziendali;
fornire elementi per aumentare l’orientamento al mercato;
fornire valutazioni e suggerimenti al fine dell’entrata nel sistema di produzione biologica.
Le modalità di svolgimento della consulenza considerano il lavoro svolto dal Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’analisi dell’Economia Agraria – Centro Politiche e Bioeconomia (CREA-PB). Nella prima fase di check up, il consulente si avvale, infatti, del sistema semplificato per la raccolta di dati tecnici ed economici nelle aziende agricole (Bilancio semplificato– BS) predisposto dal CREA-PB. La particolarità del BS è quella di conservare gli elementi essenziali per un raccordo con l’indagine RICA. Tali elementi sono rappresentati sia dalla definizione delle variabili contabili considerate, che dagli elementi essenziali per la classificazione tipologica delle aziende agricole. Pertanto, il consulente prende in considerazione gli elementi contabili e i fatti tecnici riferiti all’anno precedente all’avvio della consulenza. Le informazioni raccolte permettono, oltre che di fotografare la realtà aziendale, di confrontare le performance rispetto a quelle di altre imprese. Durante la fase di check up il consulente esegue almeno due visite in azienda e insieme all’imprenditore analizza la situazione economica e gestionale, mettendo a fuoco i possibili punti critici in grado condizionare la conversione al biologico. In questa fase viene presentato l’applicativo regionale per la compilazione del Registro dei trattamenti. La base informativa rappresenta il punto di partenza per la seconda fase della consulenza, finalizzata a valutare, pianificare e programmare la conversione al biologico, al fine di preparare al meglio l’imprenditore al rispetto del mantenimento degli impegni previsti ai sensi regolamento (CE) n. 834/2007. Nella seconda fase, il consulente esegue almeno due visite in azienda (di norma eseguite ad intervalli non inferiori ad un mese e non superiori a tre mesi dalla precedente; possono comunque essere realizzate visite supplementari con cadenza diversa, che deve essere comunque tracciata), monitora l’andamento delle colture, supportando l’impresa nella registrazione dei trattamenti nell’applicativo messo a disposizione dalla Regione.
Fase 1 – check up:
Fase 2: