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Codifica Percorso di Consulenza Ore
P4.5.3 Consulenza finalizzata ad orientare l’imprenditore verso la conduzione sostenibile delle colture specializzate: orticoltura 30

Motivazione:

Nel 2017, in Veneto, le superfici investite a orticole sono state circa 27.600 ettari, in crescita dell’1% rispetto all’anno precedente. Si stima che le superfici orticole in piena aria, che rappresentano il 75% degli ortaggi coltivati in Veneto, si attestino a circa 20.500 ettari (+2%). In aumento le piante da tubero (3.100 ha, +5%), mentre si riducono le orticole in serra, stimate in circa 4.000 ettari (-6%). Il comparto orticolo è da sempre caratterizzato da una forte capacità di evolversi sia sotto il profilo della tecnica colturale, sia nei confronti delle specie scelte ed è caratterizzato da un’elevata utilizzazione di mezzi tecnici, tra cui i prodotti fitosanitari, e, nel caso di colture protette, di strutture. La consulenza assume particolare interesse per il comparto orticolo come strumento per favorire l’adozione da parte delle imprese di metodi di produzione sostenibili. Tale indicazione è coerente con il PSR, che annovera il TI 2.1.1 tra gli interventi in grado di contribuire positivamente per il raggiungimento degli obiettivi della Priorità 4. L’analisi economica della redditività aziendale, ponderata con la valutazione di un esame integrato dei diversi fattori componenti la sostenibilità (economico, sociale, ambientale) può permettere all’agricoltore scelte diverse di combinazione di quei fattori produttivi che pur a parità di produzioni e quindi di redditività, abbiano anche impatti ambientali minori. Nella logica della sostenibilità delle produzioni orticole lungo tutto il loro ciclo di vita, assume altresì una particolare importanza stimolare gli operatori alla consapevolezza delle innovazioni di processo e di prodotto più idonee alle specificità pedoclimatiche locali e alle nuove condizioni determinate dai cambiamenti climatici. Inoltre, anche nel settore orticolo, risulta essenziale perseguire gli obiettivi della qualità delle produzioni, quale elemento in grado di influenzare positivamente la riduzione dell’impiego dei prodotti fitosanitari.

Obiettivi:

  • accrescere l’utilizzo di strumenti di analisi delle performance dell’impresa e dell’applicativo regionale per la compilazione del Registro dei trattamenti;
  • dare suggerimenti al fine di ottimizzare i fattori della produzione;
  • fornire informazioni al fine di tutelare maggiormente l’ambiente, le risorse naturali (aria, acqua, suolo e biodiversità) a favore della collettività.

Descrizione del Servizio:

Le modalità di svolgimento della consulenza si basano sull’utilizzo di una griglia di valutazione della sostenibilità aziendale del settore frutticolo, nonché del Bilancio semplificato (BS) messo a punto dal Crea – Centro Politiche e Bioeconomia (CREA-PB) per quanto concerne il rilievo e l’analisi degli aspetti contabili. Nella fase 1 – check up, il consulente si avvale quindi della sopraccitata check list per fotografare la realtà aziendale dal punto di vista della sostenibilità, nonché del bilancio semplificato per la sistematizzazione dei dati economici dell’anno precedente all’avvio della consulenza. Pertanto, il consulente ottiene dall’impresa le informazioni relative ad alcuni parametri “chiave” di sostenibilità, raccoglie i dati strutturali, gestionali, i dati economici nonché sulle tecniche e pratiche colturali eseguite dall’impresa ai fini di una valutazione ambientale; esegue almeno due visite in azienda. Le informazioni raccolte permettono, oltre che di fotografare la realtà aziendale, di confrontare le performance rispetto a quelle di altre imprese. Durante la fase di check up il consulente esegue almeno due visite in azienda e insieme all’imprenditore analizza la situazione economica e gestionale, mettendo a fuoco i possibili punti critici o le opportunità da sviluppare. Sulla base delle informazioni raccolte, esegue quindi, assieme all’imprenditore, un esame integrato dei diversi fattori componenti la sostenibilità (economico, sociale, ambientale) di partenza, valutando i possibili punti in cui bisognerebbe intervenire. Nella fase 2, il consulente esegue almeno due visite in azienda (di norma eseguite ad intervalli non inferiori ad un mese e non superiori a tre mesi dalla precedente; possono comunque essere realizzate visite supplementari con cadenza diversa, che deve essere comunque tracciata), monitora l’andamento delle colture indicando, all’impresa, gli interventi da mettere in atto per risolvere le criticità rilevate mediante l’utilizzo di modelli previsionali; supporta l’impresa nella registrazione dei trattamenti nell’applicativo messo a disposizione dalla Regione, spiegando altresì le possibilità di partecipazione a sistemi di qualità pubblici a forte componente relativa ad aspetti di sostenibilità ambientale (QV, SQNPI). Durante tutto il periodo previsto per l’esecuzione dell’operazione, l’OC garantisce anche assistenza telefonica all’impresa.

Output:

Fase 1 – check up:

  • Bilancio semplificato ex ante;
  • check-list orticoltura sostenibile;
  • 2 visite aziendali.

Fase 2:

  • registro regionale informatizzato dei trattamenti aggiornato;
  • n. 2 rapporti tecnici di visita aziendale;
  • n. 1 rapporto tecnico di sintesi del supporto alle decisioni mediante il modello previsionale.