Impresa Sociale Con i Bambini. Bando Spazi aggregativi di prossimità. Finanziamento a fondo perduto per la creazione o il potenziamento di spazi aggregativi per i minori tra i 10 e i 17 anni.
8 Febbraio 2022GAL Patavino. Intervento 3.2.1. Finanziamento a fondo perduto per attività di informazione e promozione sui regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari
8 Febbraio 2022DESCRIZIONE COMPLETA DEL BANDO
Per promuovere una sperimentazione di scuole di qualità in contesti difficili, il bando “Vicini di scuola” selezionerà progetti in grado di impattare in modo positivo sui fenomeni di segregazione scolastica affiancando le scuole che vogliono rendersi attrattive per tutti e promuovendo interventi che consentano di garantire una formazione di qualità anche in contesti più complessi e che portino nel medio periodo al progressivo riequilibrio della composizione “sociale” degli studenti nelle scuole e alla riduzione dei divari nelle politiche educative territoriali.
Soggetti beneficiari
I progetti devono essere presentati da partnership costituite da almeno tre soggetti che assumeranno un ruolo attivo nella co-progettazione e nella realizzazione del progetto. Ogni partnership individua un soggetto che coordinerà i rapporti con l’impresa sociale Con i Bambini, anche in termini di rendicontazione.
Saranno valutati positivamente i progetti che prevedano partnership eterogenee e complementari, formate da una pluralità di soggetti pubblici e privati del territorio e da partner istituzionali funzionali alla realizzazione dell’intervento.
Il soggetto responsabile, alla data di pubblicazione del bando, deve possedere i seguenti requisiti:
- a) essere un ente cui si applicano le disposizioni contenute nel Codice del terzo settore;
- b) essere stato costituito da almeno due anni in forma di atto pubblico o di scrittura privata autenticata o registrata;
- c) non avere mai svolto attività in contrasto con le finalità del Fondo;
- d) aver presentato un solo progetto in risposta al presente bando. Nel caso di presentazione di più progetti da parte di uno stesso soggetto responsabile, questi verranno tutti considerati inammissibili;
- e) non essere presente in altri progetti in qualità di partner nel presente bando;
- f) avere la sede legale e/o operativa nella regione di intervento;
- g) non avere più di un progetto, in qualità di soggetto responsabile, finanziato da Con i Bambini e ancora in corso.
La partneship deve includere almeno un altro ente di terzo settore ed almeno un’istituzione scolastica del primo ciclo di istruzione, in possesso dei requisiti riportati nel bando.
Tipologia di interventi ammissibili
Le proposte dovranno prevedere soluzioni innovative e flessibili volte a garantire ai minori reali possibilità di accesso e fruibilità di un’offerta educativa e culturale arricchita e qualificata, al fine di ridurre i gap nei livelli di apprendimento.
Saranno sostenute iniziative, presentate da enti del Terzo settore, che includano azioni puntuali di contrasto della segregazione scolastica e aprano la scuola al mondo esterno, conciliando attività scolastiche ed extra-scolastiche e moltiplicando, nelle immediate vicinanze degli istituti oggetto di intervento, gli spazi, i luoghi, i tempi e le occasioni di apprendimento, formale e non formale.
Le modalità di risposta dovranno prevedere interventi multidimensionali di:
– potenziamento delle competenze e delle opportunità di apprendimento con l’attivazione di interventi personalizzati e/o di gruppo, anche avvalendosi di metodologie didattiche innovative, per contrastare le disuguaglianze educative e culturali e sostenere gli studenti più fragili;
– promozione del protagonismo di alunni/e, valorizzando le potenzialità di ciascuno e sostenendo l’emersione delle aspirazioni e dei talenti senza distinzioni di genere;
– efficace orientamento nelle fasi di passaggio tra cicli scolastici e supporto alle famiglie nella scelta della scuola (per es. iscrizione, informazioni sull’offerta formativa, reputazione, atteggiamento dei genitori, ecc.);
– attivazione di reti con altri istituti scolastici e soggetti del territorio – quali Uffici Scolastici regionali e provinciali, enti locali – per lavorare a una più equilibrata distribuzione degli alunni nelle scuole (per es. riorganizzazione dei bacini d’utenza prevedendo criteri di iscrizione alternativi, scambi tra studenti, alleanze tra scuole fragili e non fragili così da incidere in maniera significativa e integrata sul fenomeno);
– attivazione di opportunità educative complementari/integrative alla scuola (es. modello “scuole aperte”, outdoor education, servizi pre e post scuola, laboratori, attività estive e nei periodi di chiusura delle scuole), valorizzando spazi scolastici e/o beni pubblici sottoutilizzati (es. laboratori, palestre, biblioteche, spazi esterni, ecc.) e potenziando le occasioni di crescita culturale e di arricchimento delle competenze dei minori, al fine di favorire l’inclusione dei più vulnerabili;
– interventi di supporto alla genitorialità che favoriscano lo sviluppo di meccanismi di protagonismo/ coinvolgimento attivo di tutti i genitori, momenti di condivisione e scambio tra famiglie finalizzate sia ad una maggiore conoscenza reciproca (es. provenienze sociali e culturali differenti, superamento dei pregiudizi) che a esperienze di auto-mutuo aiuto;
– cura della riflessione comune tra docenti e altre figure del territorio, formazione e interventi a sostegno degli insegnanti e degli educatori, anche in un’ottica di motivazione e contrasto alla sindrome del burn out;
– promozione di servizi di prossimità nei quartieri e di piccole iniziative di rigenerazione urbana, attivando alleanze tra tutti i soggetti territoriali (comunità educante) e avvalendosi anche dei Patti educativi di comunità.
Sarà importante sviluppare iniziative che prevedano l’integrazione di tutte le dimensioni funzionali a favorire l’inclusione scolastica e sociale (metodologia didattica, approccio interculturale, lavoro di rete, collaborazione tra scuole, formazione, relazione con le famiglie), adottando un approccio capace di rispondere in modo integrato ai diversi bisogni dei minori e delle famiglie e ampliare l’offerta educativa nell’ottica di garantire pari opportunità di apprendimento e una migliore coesione sociale per ciascuno, prestando anche attenzione ulteriore ai bisogni educativi speciali.
È fortemente auspicata l’integrazione dei servizi attivati con la programmazione territoriale, anche con la prospettiva di favorire la continuità degli stessi.
Entità e forma dell’agevolazione
Le risorse disponibili sono pari ad euro 10.000.000,00.
I benefeciaria devono richiedere un contributo compreso tra 250 mila e 800 mila euro e garantire una quota di cofinanziamento monetario pari ad almeno il 10% del costo totale.
Scadenza
29 aprile 2022, ore 13:00
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