Dipartimento per le pari opportunità. Finanziamento a fondo perduto per iniziative di informazione e sensibilizzazione rivolti alla prevenzione della violenza maschile contro le donne.
2 Marzo 2022Un Investimento per il Futuro: Rilanciare il lavoro delle Donne
2 Marzo 2022MISE. Finanziamento a fondo perduto per le imprese operanti nei servizi di ristorazione collettiva.
DESCRIZIONE COMPLETA DEL BANDO
Il presente decreto, stabilisce i criteri e le modalita’ per l’erogazione dei contributi alle imprese operanti nei servizi di ristorazione collettiva, fornendo, a tal fine, le necessarie disposizioni relative alla definizione dei soggetti beneficiari dell’intervento, alla tipologia e all’ammontare dell’aiuto concedibile e alle relative modalita’ di erogazione, assicurando il rispetto del limite di spesa e tenendo conto del costo del lavoro sostenuto dalle imprese interessate.
Soggetti beneficiari
Possono beneficiare degli aiuti di cui al presente decreto le imprese operanti nei servizi della ristorazione collettiva che, nell’anno 2020, hanno subito una riduzione del fatturato non inferiore al 15 (quindici) per cento rispetto al fatturato del 2019.
Per le imprese costituite nel corso dell’anno 2019, la riduzione del fatturato, nella medesima misura del 15 (quindici) per cento, e’ rapportata al periodo di attivita’ del 2019 decorrente dalla data di costituzione e iscrizione nel registro delle imprese, prendendo in considerazione il fatturato registrato nel predetto periodo e il fatturato registrato nel corrispondente periodo del 2020.
Per imprese operanti nei servizi della ristorazione collettiva, ai fini del presente decreto, si intendono le imprese che svolgono servizi di ristorazione definiti da un contratto con un committente, pubblico o privato, per la ristorazione non occasionale di una comunita’ delimitata e definita, quale, a titolo esemplificativo, ristorazione per scuole, uffici, universita’, caserme, strutture ospedaliere, assistenziali, socio-sanitarie e detentive, la cui attività è individuata da uno dei seguenti codici ATECO 2007:
a) 56.29.10 «Mense»;
b) 56.29.20 «Catering continuativo su base contrattuale».
Le imprese devono:
a) risultare regolarmente costituite, iscritte e «attive» nel registro delle imprese;
b) avere sede legale o operativa ubicata sul territorio nazionale;
c) presentare un ammontare dei ricavi nell’anno 2019 generato per almeno il 50 (cinquanta) per cento dai corrispettivi per i contratti indicati nel decreto;
d) non essere in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali con finalita’ liquidatorie;
e) non essere gia’ in difficolta’ al 31 dicembre 2019. La predetta condizione non si applica alle microimprese e piccole imprese, purche’ risulti rispettato quanto previsto dalla lettera d) e a condizione che le imprese interessate non abbiano ricevuto aiuti per il salvataggio o aiuti per la ristrutturazione.
Sono, in ogni caso, escluse dalle agevolazioni di cui al presente decreto le imprese:
a) destinatarie di sanzioni interdittive;
b) che si trovino in altre condizioni previste dalla legge come causa di incapacita’ a beneficiare di agevolazioni finanziarie pubbliche o comunque a cio’ ostative.
Entità e forma dell’agevolazione
Le risorse finanziarie disponibili per la concessione degli aiuti di cui al presente decreto sono pari a euro 100.000.000,00 per l’anno 2021.
L’aiuto di cui al presente decreto assume la forma del contributo a fondo perduto ed e’ riconosciuto, nei limiti delle risorse finanziarie.
L’ammontare del contributo e’ determinato in funzione del numero di lavoratori dipendenti con contratto di lavoro in essere alla data del 31 dicembre 2019. Sono, a tal fine, presi in considerazione i lavoratori con contratto di lavoro dipendente a tempo determinato o indeterminato, come risultanti dall’ultima dichiarazione retributiva e contributiva dell’impresa alla data del 31 dicembre 2019.
3. Scaduto il termine per la presentazione delle istanze di accesso al contributo, con le seguenti modalita’:
a) le risorse finanziarie sono ripartite in ugual misura tra tutte le imprese richiedenti e ammissibili fino al raggiungimento di un importo del contributo di euro 10.000,00 (diecimila/00);
b) le risorse finanziarie di cui all’art. 3 che residuano dall’assegnazione di cui alla precedente lettera a) sono ripartite tra tutte le imprese richiedenti ammissibili in funzione del rapporto tra il numero di lavoratori dipendenti di ciascuna impresa e la somma del numero di lavoratori dipendenti di tutte le imprese richiedenti ammissibili.
Scadenza
In attivazione
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